Un rapido soccorso
salva la vita
Chi può usare il defibrillatore
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La tecnologia da tempo ha risolto il problema di chi può utilizzare i defibrillatori, con la realizzazione dei defibrillatori automatici capaci di analizzare il ritmo cardiaco e di guidare l’intervento del soccorritore.
Esistono due tipi di defibrillatori, i semiautomatici esterni (DESA) e quelli automatici esterni (DEA). Entrambi analizzano automaticamente il ritmo cardiaco e, in caso di fibrillazione ventricolare, si caricano per essere pronti a scaricare la scarica vitale. Ma mentre i primi lasciano la decisione nelle mani del soccorritore i secondi emettono la scarica in modo automatico.
È infatti questa capacità diagnostica automatica che ha consentito l’uso di tali apparecchi anche a non medici altrimenti sarebbe stato infranto l’articolo 348 del C.P. che prevede una pena che arriva fino alla reclusione per sei mesi per chi pone in essere un atto medico senza esserlo.
Nel caso del defibrillatore automatico per il giurista è chiaro che l'atto medico (la diagnosi di fibrillazione ventricolare) non promana dall'operatore (vigile urbano, poliziotto di Stato, carabiniere, vigile del fuoco o un comune cittadino in possesso di defibrillatore), ma proviene dal defibrillatore stesso, senza alcun margine di discrezionalità da parte dell'operatore medesimo.
Per utilizzare l’apparecchio basterà un minimo di training per capire che una persona è in stato di incoscienza e dove applicare nel torace le placche da cui emanerà la scarica elettrica. A maggior garanzia di coloro i quali dovessero andare incontro ad un arresto cardiaco l'art. 593, comma secondo del C.P. , punisce penalmente chiunque "trovando un corpo umano, che sia o sembri inanimato, ovvero una persona ferita o altrimenti in pericolo, omette di prestare l'assistenza occorrente o di darne immediate avviso all' Autorità".
Altro quesito importante è: considerato che i defibrillatori semi ed automatici hanno un costo, per un efficace ed efficiente uso degli stessi, dove vanno assegnati? La risposta viene dai dati statistici di cui siamo in possesso. Certamente in un’area dove c’è alta concentrazione di persone (ad esempio: aeroporti, stadi, poliambulatori, grandi magazzini, college) e dove le persone presenti hanno una elevata probabilità di andare incontro alla morte improvvisa da fibrillazione ventricolare (ad esempio: anziani, ammalati, soggetti sottoposti a sforzo strenuo).
